Lubriano – Il balcone sui calanchi

Il piccolo centro di Lubriano è affacciato sui calanchi di una grande vallata dove a vista si raggiungono vari paesi, ideale per un turismo slow.

Lubriano è un luogo fuori da importanti itinerari turistici e questo potrebbe essere un bene, suscitando l’attenzione di visitatori attenti ai piccoli borghi. Si affaccia direttamente sulla grande valle dei Calanchi da cui si vede anche Civita di Bagnoregio, la città che muore, da cui dista pochissimi minuti.
Da qui si godono panorami struggenti, in ogni ore della giornata ma se capitate all’alba nelle giornate invernali, quando la bruma sale dalla valle, oppure in estate, al tramonto, con i calanchi accese dagli ultimi raggi di sole, scoprirete paesaggi struggenti.

Il centro storico, disposto lungo la pianeggiante via principale, custodisce angoli pittoreschi e nelle giornate d’estate, quando la foschia appanna la vista, la grande valle sembra un miraggio, il dorso dei calanchi sembra cosparso  di cenere, mentre le falde lasciano scoprire i toni chiari argillosi. 

Un po’ di storia

Anche in questo luogo vissero gli Etruschi, spazzati via dalla furia dei Romani nel 264 a.C.  Le vicende, dopo la caduta dell’Impero romano d’occidente sono analogamente tristi a quelle dei paesi della Valle del Tevere. Già nel 410 subì il saccheggio dei Goti, poi i Bizantini, i Longobardi ed infine i Franchi guidati da Carlo Magno che lo restituì alla Chiesa.

Quando Federico Barbarossa arrivò in questi luoghi, nel 1186, fece suo tutto ciò che incontrava e nella sua rete cadde anche Orvieto che nel frattempo aveva notevolmente esteso il proprio dominio assoggettando alla propria egemonia buona parte della Valle del Tevere.
Gli anni bui di Lubriano continuarono a lungo benché gli orvietani per proteggere i feudi dalle insidie di altri tiranni feudatari fecero fortificare l’antico borgo. 

Non molto tempo dopo, i Monaldeschi, potenti feudatari, iniziarono a conquistare vari castelli della Teverina sottraendo ad Orvieto alcuni feudi tra cui Lubriano. Innescarono così un lungo periodo di contese durante le quali i Monaldeschi rimasero, eccetto alcuni periodi, alla guida di Lubriano fino alla metà del ‘500. 

A differenza di molte altre località della Tuscia, guidate da ricche famiglie come i Farnese e gli Orsini, Lubriano rimase in balia della sorte subendo continuamente soprusi e saccheggi tra cui quello più violento e sanguinoso dei Lanzichenecchi nel 1527. 

Anticamente Lubriano era collegata attraverso un pianoro a Bagnoregio e quindi a Civita di Bagnoregio, ma il violento terremoto del 1695 disgregò il pianoro ed il terreno sprofondò nella valle portando con se alcune case ed il castello feudale. 
Da Bagnoregio si vede chiaramente dove il terreno ha ceduto e si può immaginare ciò che il terreno ha inghiottito. 
Le case rimaste sono sul ciglio del burrone come se da un momento all’altro dovessero crollare. 

Cosa vedere a Lubriano

Chiesa di S. Giovanni Battista, all’interno sono custodite opere importanti, l’ambiente è molto ampio e l’atmosfera è solenne. 
Chiesa di S. Maria del Poggio, sorge appena fuori dal paese, come a dare il benvenuto ai viandanti.  La caratteristica facciata barocca, completamente restaurata, le dona un aspetto signorile.  L’interno è arricchito di interessanti opere, alcune recenti.

Cosa vedere nei dintorni di Lubriano

Bagnoregio, Cattedrale dei SS. Nicola, Bonaventura e Donato
Civita di Bagnoregio, Chiesa di San Donato
Bolsena, Cattedrale e catacombe di S. Cristina, Museo Territoriale ed il Lago di Bolsena
Bomarzo, il borgo
Il Parco dei Mostri di Bomarzo
Lago di Bolsena
Castel Cellesi, il borgo colorato
Orvieto: Musei, storia, informazioni
Museo del Vino a Castiglione in Teverina
Viterbo, la città dei papi



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