Castel Sant’Elia

Piccolo borgo, adagiato sulla piana etrusco falisca tra Nepi, da cui dista 1 km e Civita Castellana. Qui esisteva un castello, arroccato sull’alta parete di tufo che sale dalla sottostante valle, la Valle Suppentonia totalmente ricoperta da macchia mediterranea.

La via principale vi porta sotto la torre dell’orologio ed attraversa le mura merlate dell’antico borgo, arroccato su un alto dirupo sopra ala valle Suppentonia. Le origini risalgono ancora una volta agli Etruschi che abitarono la zona, le cui vestigia si riconoscono sulle pareti a strapiombo che danno sulla  valle. 

Quando i Romani conquistarono l’insediamento etrusco vi costruirono un tempio dedicato ad una loro dea, Diana, così come avevano fatto gli Etruschi al loro Dio Falacro, proprio nella valle dove qualche secolo più tardi venne costruita la Basilica di S. Elia. 

Del borgo medievale, che un tempo doveva essere ben protetto da un castello e da mura perimetrali, ben poco rimane, ad eccezione di un moncone di torre, tutto si è trasformato nel tempo ma il piccolo borgo di Castel Sant’Elia vale sicuramente la visita del turista che si avventura nella Tuscia.

Il paese, oltre ad essere guidato dalla Chiesa, appartenne a vari famiglie tra cui gli Orsini, nel 1379, a seguito della donazione fattagli da Clemente VIII, e ai Farnese sotto la guida di Pier Luigi che lo incluse nel ducato di Castro. 
Come era abitudine dei Farnese anche a Castel S. Elia vennero eretti nuovi edifici e grandi torrioni, dei quali rimangono alcuni monconi. 

Il paesaggio è straordinario, un territorio solcato da profondi forre che si alternano a grandi piane in parte coltivate ed in parte a pascolo.

Castel Sant’Elia, la valle Suppentonia


All’antico borgo si accede da una porta sormontata dall’orologio e fiancheggiata da una merlatura.
Nella sottostante vale Suppentonia, sorge solitaria la chiesa di Sant’Elia mentre in cima alla forra sorge il Santuario di Maria SS ad Rupes, un complesso unico, con una veduta spettacolare. Dal Santuario, un frate scavò nel banco di tufo tanti scalini per raggiungere a piedi la sottostante basilica.

Basilica di Sant’Elia

Cosa vedere a Castel Sant’Elia

Basilica di Sant’Elia, è un raro esempio di architettura romanica, costruita su un precedente tempio pagano nel VIII sec. e rappresenta uno dei più bei monumenti dell’alto Lazio. L’interno trasmette una grande suggestione. 
E’ diviso in tre navate appoggiate su grandi colonne sormontate da pregiati capitelli, provenienti da edifici più antichi, e tetto a capriate. 
E’ ancora visibile il pavimento cosmatesco e sulle pareti affreschi in stile bizantino. 
Il presbiterio è sopraelevato sopra l’antica cripta, dove si trova un pregevole ciborio di epoca antecedente alla chiesa. 
Per le visite alla Basilica di S.Elia rivolgersi al convento dei Padri Michaeliti, Tel. 0761-557729.
Santuario di Maria SS ad Rupes, sul pianoro che si affaccia sulla valle venne costruito il Santuario di Maria S.S. ad Rupes, dove si trova un interessante Museo che conserva paramenti ed oggetti sacri molto antichi. 
Da qui è possibile scendere nella valle, verso la Basilica di S.Elia, attraverso i 144 gradini scavati nel tufo della grotta da un eremita di nome Rodio.  
Per le visite al Santuario ed al Museo, previo accordo con i Padri Michaeliti, orario invernale 8.30-17.00, estivo 9.30-19.00. Tel. 0761- 557729. 

Visite Guidate a Castel Sant’Elia

Visite guidate a Castel Sant’Elia
Guide Turistiche Viterbo, guide ufficiali per Viterbo e la Tuscia
Tel 0761 647044, 327 3974629
www.guideviterbo.com


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