Villa Giustiniani a Bassano Romano

Tra manierismo e barocco, il capolavoro di Vincenzo, Villa Giustiniani è una sorpresa inaspettata incastonata nel piccolo borgo di Bassano Romano.

Villa Giustiniani si trova a Bassano Romano, piccolo borgo in provincia di Viterbo, a pochi chilometri dalla Via Cassia, e a 35 chilometri da Viterbo. 
Grazie ai lavori di recupero della Soprintendenza, Villa Giustiniani è tornata al suo splendore ed è una meta turistica sempre più richiesta per gli amanti del turismo d’arte

Storia di Villa Giustiniani

All’inizio era un castello medievale della potente famiglia degli Anguillara, molto influente in tutta la zona e con numerosi castelli, a volte schierati con il Papa altre con l’imperatore di turno.

Gli Anguillara trasformarono continuamente il castello di Bassano Romano fino al 1595 quando lo cedettero, insieme al feudo, a Giuseppe Giustiniani, facoltoso commerciante e influente diplomatico molto addentrato nel mondo della finanza a grandi livelli

Il periodo dei Giustiniani

L’acquisto di Bassano rientrava in una politica di acquisto di beni e proprietà che avevano un certo interesse per i Giustiniani, in particolare l’affermazione del loro potere sociale ed economico.
Serviva con una vera Villa di grande rappresentanza e Bassano fu probabilmente acquistato per essere destinato al figlio Vincenzo il quale trasformò l’antico Palazzo apportando sostanziali interventi di ristrutturazione ed adeguamento alle sue necessità.

Il primo intervento vide l’elevazione del piano nobile che venne affrescato da i più importanti pittori dell’epoca tra cui il Dominichino, Francesco Albani e Antonio Tempesta che già lavorava in zona, al Palazzo Farnese di Caprarola.

Verso la fine dell’800, a causa di importanti difficoltà economiche, i Giustiniani cedettero la Villa alla famiglia Odescalchi. Il loro l’interesse per la Villa di Bassano non durò a lungo e col tempo lasciarono in abbandono tutto il complesso.
La Villa, già negli anni ’70, versava in un triste stato di degrado. Nel 2003, finalmente, lo Stato Italiano acquistò la Villa sottoponendola ad un importante intervento di recupero e riqualificazione.

Gli oggetti e le suppellettili appartenuti al Palazzo sono stati spostati al Palazzo Odescalchi di Bracciano.

Villa Giustiniani oggi

L’ingresso della Villa è sulla piazza più importante di Bassano ed è fiancheggiata dalla grande chiesa parrocchiale. Per accedervi in maniera agevole, venne realizzato un sotto passo ai piedi del Palazzo che conduce alla piazza.

Il Palazzo è davvero di notevoli dimensioni, ha un bel portale ai cui lati si trovano quattro enormi busti in peperino su cui sono state impiantate teste in marmo risalenti all’epoca romana (II secolo d.C.). 

Oltre la grande porta si apre il cortile che venne affrescate da Antonio Tempesta.

Salendo al Piano nobile si passa per il loggiato affrescato a grottesche ante Giustiniani, tra il 1570 ed il 1580.

All’interno del piano nobile troviamo numerose stanze, meravigliosamente affrescate alla maniera rinascimentale-barocca con tantissime scene ed iconografie classiche ed ovviamente lo stemma di famiglia, la favola di Amore e Psiche, le quattro stagioni, il monte Parnaso consacrato ad Apollo e sede delle Muse, il porto di Genova da cui provengono i Giustiniani, il porto di Scio dove avevano vissuto e dove Giuseppe aveva avviato la sua fortuna economica.

Ovviamente sono presenti gli episodi biblici e scene di ampia prospettiva, allegoria della vittoria dell’anima sul peccato, le Leggende di Diana e la caduta di Fetonte.

Al pian terra si trova un piccolo teatrino di corte stile inglese fatto costruire sempre da Vincenzo Giustiniani con una distinzione tra gli spazi riservati alla nobiltà ed al pubblico comune, i cittadini di Bassano.

Il Parco

Il parco venne realizzato agli inizi del ‘600 per completare una residenza degna di prestigio e potere. Fu  Vincenzo Giustiniani ad avviare la sua realizzazione forse ispirandosi ai giardini rinascimentali più blasonati della zona, come Villa Lante e Caprarola, e probabilmente fu lui a ideare il progetto e la sua complessità.

Vincenzo si concentrò sull’appezzamento di terra antistante il Palazzo ma diviso dalla strada. Venne quindi realizzato un ponte per scavalcarla e raggiungere un giardino dove realizzarono sculture, siepi, viali, fontane, giochi d’acqua, un ninfeo ed un casino di caccia raggiungibile tramite un lungo viale prospettico che inizia dalla Villa, e precisamente dal loggiato, attraversa il parco e raggiunge il casino di caccia.

Il Casino di caccia, detto la rocca, è una bella ed elegante struttura sormontata da un’altana che si eleva da un terrazzo anch’egli merlato. Gli interni sono ricchi di decorazioni, anche se non dello stesso livello del Palazzo.

Una volta terminati i lavori, sulla facciata del palazzo che guarda a sud, quindi verso il Parco, venne posta una lapide sormontata dallo stemma dei Giustiniani, a ricordo dell’impresa di Vincenzo Giustinani nel riqualificare il Palazzo:
VINCENTIUS JUSTINIANUS I. F. HORTUS E REGIONE PRETORIO CULTU MAGNIFICIO ADIECIT A. D. MDCV, Vincenzo Giustiniani aggiunse dalla campagna al palazzo i giardini con magnifica piantagione

La Villa Oggi

Guardare l’immagine di questo gioiello abbandonato in mezzo alla vegetazione viene da chiedersi perché?

Luogo comune giustificare l’abbandono di certi gioielli dovuti alla superficialità e all’inconsapevolezza o all’incapacità di apprezzare, ma le famiglie che hanno posseduto la Villa non erano così inconsapevoli e si poteva intervenire molto tempo prima.

Dopo il periodo di abbandono, anche il Parco sarà oggetto di recupero e valorizzazione da parte dello Stato italiano e portato al suo splendore.

Altre informazioni su Bassano Romano

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Visite guidate a Villa Giustiniani

Guide Turistiche Viterbo
Guide Ufficiali per Viterbo e la Tuscia
tel 0761 647044, 327 3984629
www.guideviterbo.com

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Bibliografia
P. Portoghesi, Il palazzo, la villa e la chiesa di S. Vincenzo a Bassano, in Bollettino d’arte, XLII (1957)
Bureca A., La villa di Vincenzo Giustiniani a Bassano Romano: Dalla storia al restauro
Vecchi M., Viterbo, Orvieto e la Tuscia

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