Blera, terra etrusca

Una terra selvaggia solcata da profondi canyon, Blera è una terra etrusca, una delle zone meno antropizzate della provincia di Viterbo.

Per il turista che si avventura in questa zona, Blera offre molte cose da vedere e da fare, a cominciare dall’antico borgo.
Stradine, piazzette, palazzi ed i famosi profferli (le antiche scale esterne), palazzi di tufo rosso, tipico di queste zone dove l’attività vulcanica ha modellato il territrio.

Blera è rimasto intatto come qualche secolo fa e seppur un po’ trascurato conserva la sua genuinità difficilmente riscontrabile in altri centri.
Niente edifici sfarzosi, né opere di grande  interesse  architettonico, ma case e palazzi di chiara origine contadina. E’ qui il  vero tesoro di Blera, nelle case prive di intonaci, nelle mostre in  tufo delle piccole finestre, nelle antiche porte delle  cantine, nelle lunghe scale esterne. 

Un po’ di storia

L’antico abitato di Bieda (nome precedente del paese) è stato eretto su una rupe tufacea al di sopra di una vasta e ricca necropoli rupestre.

Nella valle scorre il fiume Biedano che costeggia anche le necropoli, ed è intervallato da piccole cascatelle e laghetti avvolti nella fitta vegetazione.
Il fiume è attraversato dall’antica ed importante via Clodia per mezzo di un caratteristico ponte, i cui ruderi sono ancora visibili.

Come tutte le città etrusche, anche Blera venne conquistata dai Romani.
Poi arrivarono i Barbari e successivamente i Longobardi che distrussero l’antico castello di cui non rimane più traccia. 

Nel 1516 il piccolo borgo di Blera venne affidato da papa Leone X a Lorenzo Dell’Anguillara, ribelle feudatario ma anche prode condottiero al servizio della Chiesa. Lorenzo, infatti, vantava un credito importante nei confronti della Chiesa, di circa 5.000 ducati.
Ai blerani, però, Lorenzo dell’Anguillara non piaceva e tentarono una rivolta per liberarsene e passare sotto la Camera Apostolica.  

Il figlio di Lorenzo dell’Anguillara, Lelio, visse quasi ininterrottamente a Blera dove lasciò molte testimonianze tra cui un grande puteale, una cisterna per la conservazione dell’acqua su cui è posto lo stemma di famiglia con le due anguille. 

Lelio seppe placare gli asti con i blerani e di ristabilire gli asti tra Blera e Barbarano che duravano da cinquantanni, sorti a causa dei confini territoriali. 


Dopo gli Anguillara Blera tornò sotto la Santa Sede fino all’unità d’Italia nel  1870.

A Blera c’è veramente molto da vedere e da fare, passeggiate nelle aree extra urbane, escursioni, visita alle necropoli etrusche, ma… l’aspetto enogastronomico offre davvero tanto. A Blera si mangia bene e si beve anche meglio, e soprattutto è possibile assaggiare molti prodotti tipici

Cosa vedere a Blera

Chiesa di S. Maria, l’edificio costruito su un preesistente insediamento, conserva una preziosa cripta con volte a crociera rivestite di pregevoli stucchi e capitelli molto più antichi. Qui si trova la tomba di S. Vivenzio. 

L’interno, rimaneggiato nel ‘800, è ben curato e nell’altare si trova un pregevole sarcofago romano del III sec. con scene di  caccia che rappresentano l’amore di Venere e Adone.
Secondo la tradizione, al sarcofago non venne data molta considerazione, come spesso è accaduto in passato per “le cose antiche”.

Posizionato sulla piazza della chiesa come abbeveratoio, negli anni cinquanta qualcuno si accorse del sarcofago e della sua importanza. Da quel momento trovò posto nella chiesa e divenne il basamento per l’altare maggiore.

Nella piazza antistante si trova un caratteristico pozzo, alla maniera dei chiostri  rinascimentali che, insieme agli edifici trecenteschi e la grande facciata della chiesa, rappresenta uno degli scorci più suggestivi. 

Necropoli di Pian del Vescovo (l’VIII ed VI sec a.C.), vai alla pagina dedicata alla necropoli >>>

Necropoli della Casetta e del Terrone (IX- VIII sec.), vai alla pagina dedicata alla necropoli >>
 

Cosa vedere nei dintorni

Escursioni lungo i valloni
Il ponte del diavolo
San Giovenale, area archeologica a Civitella Cesi
Barbarano Romano
Parco Suburbano Marturanum
Necropoli di San Giuliano a Barbarano
Norchia, uno delle necropoli rupestri più importante d’Italia

Visite Guidate a Blera

Per visite guidate a Blera e su tutta la Tuscia contatta le nostre Guide Ufficiali
Guide per Gruppi di ogni età, Scuole ed individuali

Guide Turistiche Viterbo
Tel 0761 647044, 327 3984629
www.guideviterbo.com

Prodotti Tipici di Blera
Qui si produce un olio Straordinario, l’Olio Colli Etruschi, vincitore di premi internazionali e molti riconoscimenti. A Blera si producono anche insaccati caserecci, formaggi, ed un eccellente vino.

Vai alla pagina dei prodotti >>

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *