Necropoli di Norchia

Il luogo più e suggestivo nell’intero arco dei cimiteri etruschi, così il grande viaggiatore e scrittore George Dennis descriveva la necropoli di Norchia.

Norchia è sicuramente la più importante ed imponente necropoli rupestri di tutta l’Etruria. Si trova nel comune di Viterbo, Lazio, ad una altitudine d 147 mt sul livello del mare e confina con il territorio di Vetralla.

Un po’ di storia

La zona è solcata da profondi canyon (le forre) ricoperti da una lussureggiante vegetazione sotto ai quali scorrono due corsi d’acqua, il Pile ed il Biedano. Luogo ideale per un insediamento umano, difeso naturalmente con acqua ed un terreno fertile.
La presenza umana è documentata già dall’età del bronzo ma solo con gli Etruschi divenne una importante città, distesa sul vasto pianoro delimitato dalle forre.

Per renderlo inaccessibile, gli Etruschi scavarono una profonda interruzione per isolare il pianoro.
Le alte pareti di tufo che scendono nei sottostanti corsi d’acqua, rappresentano il cardine del sistema difensivo di Norchia ma anche l’impianto naturale per realizzare la loro necropoli.

La città di Norchia non fu mai totalmente indipendente, ma divenne ricca grazie a città più importanti come Tarquinia e Vulci che facevano transitare i loro scambi sulla via Clodia.
Questa arteria era di vitale importanza per l’Etruria, collegava le più importanti città sul mare con quelle dell’entroterra.

La Clodia, proveniente da Roma, si distaccava all’altezza di Vejo attraversando la provincia nord di Roma e in provincia di Viterbo passava per Oriolo Romano, Barbarano Romano, Blera, Norchia, poi Tuscania per proseguire verso Saturnia.

La necropoli e le tombe di Norchia

Gli Etruschi hanno modellato, inciso, scolpito e ricamato le profonde forre realizzando una delle necropoli etrusche più emozionanti.
Quello di Norchia è un prezioso esempio di tombe etrusche rupestri uniche al mondo; intorno a voi scoprirete migliaia di tombe rupestri che coprono un arco di tempo compreso tra il IV ed il II sec. a.C. “il luogo più e suggestivo nell’intero arco dei cimiteri etruschi” lo definì Gerge Dennis.
Le tombe si dividono in due periodi: l’Arcaico (in un epoca compresa tra il VI e V secolo a.C.) e l’ellenizzante (tra il IV e il II sec. a.C.).

Le tombe sono a facciata, scolpite nel tufo rosso e, benché il tempo abbia logorato e cancellato, ancora vi si riconoscono i profili di elaboratissime strutture. Molto del materiale rinvenuto nelle tombe si trova esposto al Museo Civico di Viterbo.
I Romani conquistarono Norchia, attraversando la Via Clodia e nel medioevo vi fu costruito un piccolo borgo intorno al castello e alla Chiesa di San Pietro i cui ruderi sono ancora visibili tra la fitta vegetazione.
La zona è impervia e resa particolarmente suggestiva dalla fitta macchia mediterranea.

Come arrivare a Norchia:

Da Tarquinia, direzione Vetralla lungo la Strada Statale 1bis, dopo circa 28 km voltare a sinistra in loc. Cinelli e seguire le indicazioni
Da Vetralla, dirigetevi lungo Strada Statale 1bis verso Monte Romano. A circa 15 km deviate a destra seguendo le indicazioni e arriverete ad un parcheggio.
Da qui proseguite a piedi lungo il camminamento.

Visite guidate a Norchia

Guide Viterbo, guide turistiche esperte per le necropoli etruschi e per la Tuscia
www.guideviterbo.com

Vedi altre Necropli etrusche nel territorio della Tuscia >>
Itinerari, insediamenti etruschi e Necropoli

Bibliografia
Dennis G.,Cities and cemeteries of Etruria (in italiano: Città e necropoli d’Etruria)
Vecchi M., Nuova Guida della Tuscia
De Agostini, Guida ai luoghi etruschi

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