Riserva Naturale del Lago di Vico

Nella pancia del vulcano, la Riserva naturale del lago di Vico è il risultato dello sprofondamento del vulcano Vicano.

La Riserva Naturale del Lago di Vico si trova nel Lazio, in provincia di Viterbo, tra i comuni di Caprarola e Ronciglione.
Si estende su 4000 ettari, suddivisi quasi equamente in boschi d’alto fusto, lago, coltivazioni di noccioleti e castagneti che per la zona rappresentano la risorsa primaria dell’economia.
Un’oasi naturale all’interno di un violento vulcano spentosi circa 70.000 anni fa che sprofondando diede origine ad una grande caldera, oggi ricoperta dal lago e da una coltre di secolari boschi.

Il lago

Il lago si estende per circa 12 chilometri quadrati, con un perimetro di 18 chilometri ed una profondità di 50 metri.
Lungo il perimetro si alternano una grande varietà di fondali che offrono un habitat ideale a numerose specie ittiche.
Un tempo il lago forse riempiva buona parte del bacino e l’acqua defluiva dallo slabbramento del crinale a sud est, verso Ronciglione.
Poi gli Etruschi crearono un emissario sotterraneo per irrigare i campi a valle, in direzione Roma.
Un ulteriore abbassamento venne realizzato dai Farnese, nella seconda metà del ‘500, per aumentare la caduta dell’acqua che avrebbe dato più forza al polo industriale di Ronciglione dove vennero costruite ferriere e cartiere.

Lungo le sponde del lago, eccetto alcuni tratti, un folto canneto crea un habitat intermedio tra la riva e le acque, una protezione naturale dove numerosi uccelli.
Questo è il luogo ideale la nidificazione riproduzione.
Nella parte nordoccidentale si estende una la zona umida ed una giuncaia che occupano una considerevole estensione. E’ il paradiso di molti uccelli limicoli.

La flora della Riserva lago di Vico

L’intero territorio, eccetto i coltivi e le radure, è ricoperto da lussureggianti boschi d’alto fusto che si estendono per circa 1000 ettari. Una considerevole estensione ricopre il Monte Venere, anch’esso un cono vulcanico che divide quasi equamente l’estensione di faggi e cerri.

L’estensione maggiore ricopre i pendii della conca craterica, dando origine ad una fascia boschiva che circoscrive l’intera vallata.
Nonostante esista una grande varietà vegetazionale sono facilmente distinguibili i boschi di faggio, cerro e castagno ceduo.

La particolarità del microclima, caratterizzato da un’accentuata piovosità e dalla capacita del terreno di contenere l’evaporazione, permette al faggio di crescere forte e rigoglioso.

E’ un fatto insolito per questo albero che in genere cresce oltre i 800 metri s.l.m., mentre qui scende a 500 mt s.l.m. con secolari esemplari che superano 35 metri di altezza.

Le orchidee spontanee

La natura, grazie al clima, si presenta nel suo massimo splendore anche nelle essenze vegetali minori tra cui una notevole concentrazione di orchidee spontanee

La fauna

La Riserva ospita oltre 170 specie di uccelli, molti dei quali nidificanti.
Le specie avicole rappresentano uno degli aspetti più importanti, facilmente avvistabili e ben adattate lungo le rive.
Grazie alla ricchezza della vegetazione, che per molte specie rappresenta la base vitale per l’alimentazione, le rive sono molto popolate.
Tra queste lo svasso maggiore, aironi, garzette, cormorani, germani reali e moriglioni.

All’interno della Riserva sono osservabili alcuni falconiformi, tra questi la poiana, il gheppio, il nibbio bruno, il pellegrino ed il falco pescatore.
Di notte si animano tutti quei mammiferi che di giorno vivono nelle tane e negli anfratti: volpi, faine, donnole, istrici, cinghiali.

Tutta la valle del lago potrebbe raccontare la storia di millenni e i delicatissimi equilibri che regolano la natura; basta essere attenti osservatori ed amanti della natura per scoprire che anche il più piccolo filo d’erba nasconde questi tesori.

Visite Guidate nella Riserva del lago di Vico

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