Farnese in bassa Maremma Turismo

Farnese è in bassa Maremma, una zona ricca di antichi insediamenti e di una natura aspra e selvaggia.

Un po’ di storia

La risulta abitata già dal XI sec. a.C., ma il periodo più intenso va dal 2500 al 1900 a.C. con testimonianze interessanti, tra cui le necropoli di Palombaro e Naviglione.

Gli insediamenti sono più frequenti nella Riserva Naturale del Lamone, dove sono stati rinvenuti resti di abitati protetti da alte mura perimetrali.
All’interno della Riserva si trovano gli insediamenti di Crostoletto, Strompia, Roccoia, Valderico, Casali e Rofalco. All’esterno, invece, quelli di Sorgenti di Nova, con una superficie di tombe estesa su 12 ettari.

In epoca romana era sotto la guida di Statonia, la cui origine, secondo alcuni studiosi, derivava dal primo villaggio palafittico rinvenuto sul lago di Mezzano o, più probabilmente, dalla vicina città di Castro.

Anticamente il piccolo borgo si chiamava Farneto, dalle farnie, una specie di quercia che cresceva in vaste estensioni, ma intorno al 1000 venne chiamato Farnese, forse dalla nobile famiglia dei Farnese.

Il periodo della famiglia Farnese

I Farnese erano prodi condottieri e buoni diplomatici, si associavano a volte alle armate della S. Sede dalla quale, spesso, venivano ricompensati con donazioni di feudi, come nel caso di Valentano e Latera.

Nel 1389 ci fu una contesa tra i rami delle famiglie Farnese e dopo molti tentativi raggiunsero l’accordo di restituire il paese ai figli di Ranuccio Farnese.

A seguito di questo evento, evitando nuovi dissapori, tutti i feudi vennero divisi. Farnese iniziò a crescere: vennero costruiti nuovi edifici, chiese, strade, i conventi di S. Rocco, S. Magno, Cappuccini e visse un lunghissimo periodo di splendore guidato dalla sempre più potente quanto ricca famiglia.

L’agricoltura si sviluppò notevolmente, grazie alle piantagioni di oliveti che Galeazzo II Farnese fece impiantare.
Galeazzo II venne ucciso dal Conte Orso Orsini nel 1575, durante una battuta di caccia, ma Fabio Farnese lo vendicò un anno dopo con l’uccisione di Orso.

Quando il card. Alessandro Farnese fu nominato papa Paolo III, riunì tutti i feudi della famiglia, ed alcuni strategici della Chiesa, e costituì il ducato di Castro, la cui capitale fu Castro la città utopica che per poco più di cento anni visse e crebbe come la città del futuro.

Fu totalmente distrutta nel 1649 da Innocenzo X a causa delle controversie tra la Chiesa ed i Farnese e vista la breve distanza con Farnese, molti abitanti vi si trasferirono.  
Nel 1658 Farnese venne acquistata dai Chigi ai quali venne tolta dalle truppe napoleoniche nel 1798 ed inclusa nella Repubblica romana.

Dopo due anni venne riconquistata, ma da questo periodo iniziarono una serie di cessioni tra le varie signorie che si avvicendarono.
Nel 1867 fu teatro di uno scontro tra Garibaldini e le armate pontificie nel quale morirono molti uomini di Farnese.

La fine del secolo fu caratterizzata, come in gran parte dell’Italia centrale, dall’insorgenza del brigantaggio, favorito anche dalla vicina Selva del Lamone dove i briganti si rifugiavano.
Con il passare degli anni il piccolo borgo perse tutta l’importanza ed il lustro acquisito nei secoli causando un inesorabile calo demografico.
Dei secoli d’oro rimangono tuttavia alcune importanti testimonianze.

Cosa vedere a Farnese

Il Palazzo Farnese: il palazzo rinascimentale semplice nelle sue forme, ha un notevole portale attribuito al Vignola.
La singolare caratteristica del ponte sopra alla strada principale, serviva ad unire il palazzo al parco esterno. L’edificio è il risultato di una serie di interventi subiti dal XII al XVII sec.

Palazzo Chigi: fu costruito nel XVIII sec. per ordine dei principi Chigi. Oggi sede comunale, conserva affreschi del X-XI sec., provenienti dalla chiesa di S.Maria in Sala.

Chiesa di S. Michele: subì nei secoli interventi di restauro che hanno modificato la sua facciata mantenendo la singolare torre.
All’interno conserva opere importanti, tra cui la messa solenne di Paolo III ed un meraviglioso tabernacolo in marmo e legno dorato.


Convento di S. Rocco: imponente costruzione del XVII sec., all’interno conserva opere importanti tra cui un Crocifisso ligneo del XVI sec
Chiesa di S.Anna: edificio del XV sec. con la simpatica cupola, conserva all’interno affreschi e stucchi pregevoli.
Museo Civico: nei locali del palazzo comunale, sono esposti reperti archeologici dell’età del bronzo, provenienti dalla località Sorgenti, ed una collezione di ceramiche antiche.
Orario, tutti i giorni dalle 10 alle 12, chiuso lunedì. Per informazioni Tel. 0761/458741.

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